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La Congrega Laica della Concezione
L’edificazione della congrega risale al 1719, ma le notizie riguardanti la fratellanza risalgono al XVI sec. così come riportato in un atto notarile del 1582. La chiesa ha una sola navata di forma rettangolare con altare in marmi policromi del 1769 e sovrastante pala dipinta su legno raffigurante l’Immacolata Concezione sospesa su una mezza luna ed attorniata dalle dodici figure della simbologia mariana.
ESCLUSIVA. Maddaloni, Congrega Laica della Concezione: la SENSAZIONALE SCOPERTA di Dora Barletta, sulla pala dell’altare maggiore.
MADDALONI – Sensazionale scoperta avvenuta pochi giorni fa a Maddaloni, nella Congrega Laica della Concezione, una chiesa settecentesca rimasta chiusa per oltre trent’anni. Una notizia che farà “rabbrividire” i più grandi esperti di Storia dell’arte. Ricostruiamo però la vicenda. Mercoledì 19 aprile 2017, la prof.ssa Dora Barletta, maddalonese doc, archeologa e studiosa di Storia dell’arte, con il suo solito fare da avventuriera e appassionata di conoscenza, stava effettuando un sopralluogo proprio all’interno della Congrega Laica della Concezione, per una sua prossima pubblicazione. Arrivata all’altare maggiore in marmi policromi del 1769, che rimanderebbe alla scuola di Giuseppe Sanmartino (autore del “Cristo Velato”, Museo Cappella Sansevero-Napoli), ecco che l’attenta archeologa maddalonese ha potuto appurare la sua formidabile scoperta riguardante la pala d’altare dipinta su legno, raffigurante l’Immacolata Concezione. Stiamo parlando di un’opera del pittore manierista napoletano, Decio Tramontano, datata 1574.
Ebbene lo studio meticoloso di Dora Barletta, aiutato da una serie di fotografie fatte in situ con macchinari ad alta risoluzione, ha portato alla luce un errore di datazione. Tant’è vero che la reale realizzazione dell’opera deve essere retrodatata di ben 40 anni! La giusta data di realizzazione è il 1534! E’ importante notare che tale scoperta anticiperebbe l’attività pittorica di Decio Tramontano di circa 30 anni rispetto a quanto illustri professori e studiosi di Storia dell’arte (Pierluigi Leone de Castris, Francesco Abbate, Vincenzo De Luise, e tanti altri) hanno fino ad oggi sostenuto. Secondo questi ultimi infatti, il periodo di attività del manierista Decio Tramontano, andrebbe dal 1556 al 1603. La retrodatazione della pala d’altare dedicata all’Immacolata Concezione apre uno scenario di grande importanza da un punto di vista storico-artistico. Innanzitutto il pittore Decio Tramontano sarebbe stato giovanissimo (16-18 anni) durante la realizzazione della maestosa madonna. Ma soprattutto cambierebbe, e non poco, la valutazione che lo studioso di Storia dell’arte deve fare in merito alla iconografia controriformista, dal momento che il quadro in questione raffigura tutti i simboli mariani (fons signatus, roseto, specchio, sole e luna…per fare qualche esempio).
Fatto rilevante, inoltre, è che l’anticipazione del periodo di attività del pittore napoletano, che quindi avrebbe avuto inizio intorno al 1526, farebbe di Decio Tramontano più un pittore rinascimentale che un manierista vero e proprio. In sintesi Tramontano sarebbe un manierista “di prima mano”.
In seguito a quest’eccellente scoperta sono arrivate le pronte parole di Giovanna Sarnella Palmese, architetto restauratore di 15 architetture campane, saggista e docente di Storia dell’arte, che si è complimentata con la prof.ssa Dora Barletta:
“L’archeologa Barletta ha dato un grosso contributo alla Storia dell’arte manierista – ha spiegato Giovanna Sarnella Palmese – perchè la retrodatazione della pala raffigurante l’Immacolata Concezione, ha allo stesso tempo anticipato di 30 anni l’attività di un grande maestro del manierismo. E’ una scoperta davvero importante perchè cambia gli equilibri dell’iconografia controriformista!”.